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Micaela Bruno ... il coraggio di fare musica controcorrente ..un nuovo lavoro musicale in uscita

in poche righe raccontati un pò la tua storia artistica......

Come cantante, mi sono lasciata contaminare da ogni genere musicale e ambiente controculturale. Tra le tante esperienze, collezionate in quasi quindici anni di attività, ho avuto il piacere e l’onore di collaborare con Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del “Banco del Mutuo Soccorso”.
Come didatta e ricercatrice della voce, sarò la prima insegnante italiana autorizzata nella “Complete Vocal Technique” della danese Cathrine Sadolin.
Sono impegnata in una personale campagna di sensibilizzazione sui disturbi alimentari, attraverso i social network e nella vita. A tal proposito, ho recitato nel videoclip “Bella Ciccia”, dei “Radici nel Cemento”.

come si può definire la tua musica

Il mio sound elettronico coniuga la ricerca sonora del mainstream pop internazionale, con un tipo di scrittura e una vocalità alternative e sperimentali, e dei testi in italiano.

casa ne pensi della situazione musicale in Italia

A livello mainstream, la trovo stagnante e paralizzata dalla paura di osare, oltre che monopolizzata dai “talent show” che propongono un visione appiattita, diversa da quella che è la realtà del percorso di un artista. Intendo dire… all’estero, nel pop, nonostante la crisi e il calo delle vendite dei dischi, si sperimentano nuove soluzioni all’avanguardia, non solo nel così detto indie, ma anche nelle grandissime produzioni (Lady Gaga, Katy Perry, Rihanna, ecc…) come d’altronde si è sempre fatto, dai Beatles in poi.
Nell’underground – quello vero e scevro da cliché autoghettizzanti - invece, continuano ad esserci realtà interessanti e creative, che faticano ad emergere.

a quali artisti ti rifai se ci sono

Prendendo spunto dall’operazione compiuta nei 90s da Bjork, nel far confluire diverse contaminazioni in un linguaggio musicale nuovo e personale, rielaboro elementi moderni, ispirati ad esempio a “Pure Heroine” di Lorde,  e passati, come il Battiato de “La voce del padrone” o i primi Matia Bazar..
Per la vocalità, guardo alla già citata Bjork, Kate Bush, e PJ Harvey come muse ispiratrici.

come defineresti il tuo genere?

Electropop con venature Synth Pop e Trip-Hop e un’attitudine Art Rock

parla del tuo  ultimo lavoro

Micaela Bruno – “Maggio all’Improvviso” Teaser: http://youtu.be/7hodxiuc9jc
L’utilizzo di synth rigorosamente analogici e batterie manipolate con l’elettronica, nelle cinque tracce di “Maggio all’Improvviso”, si fonde, in un dialogo art rock, con strumenti elettrici e da camera (pianoforte e chitarre in primis, sax, violoncello e flauto), alternando aperture solari a tratti oscuri synth pop, su melodie suggestive ma orecchiabili.
La voce si staglia, su questo background, giocando con colori ed emissioni inedite, nei tappeti vocali filtrati a creare strumenti inaspettati, e nelle lead, che integrano il canto suadente di una sirena dream pop, a vaghi sentori brit soul, con un’espressività più spiazzante, coraggiosa e distintiva.
I testi, in italiano, parlano di disagi e inquietudini di una trentenne della generazione “post”, che della crisi ha fatto di necessità virtù, con la forza di chi si mette in discussione, senza autocompatirsi, e raccontano di imprevisti sentimentali con un relativismo estremo e paradossale, ma in modo schietto e intenso. Immagini rarefatte, oniriche… il confine tra sogno e realtà si fa labile, ma deliberatamente: un’Alice ancora giovane, ma adulta e consapevole, sensuale, che ha preso in mano il proprio Wonderland e sceglie le sue fantasie

farai un cd?

E’ in uscita, a novembre 2014, il mio primo EP come cantautrice, “Maggio all’Improvviso”, composto e arrangiato da me, prodotto da Roberto Cola, presso "Il Piano B Progetti Sonori" e masterizzato da Fabrizio De Carolis, presso il "Reference Mastering Studio". L’ufficio stampa è curato dalla “Blond Press”.
Il release party si terrà, sabato 22 novembre, al “Localino”, in via dei Luceri 13 (san Lorenzo - Roma).

quali sono i tuoi contatti


cosa  diresti ad un giovane artista che inizia ora la sua esperienza musicale ?

Di lottare per esprimere la propria creatività, nonostante le difficoltà: proprio perché in questo momento, di crisi e di offerta sproporzionata alla domanda, è dura trovare il proprio spazio, è inutile puntare ad omologarsi ad ogni costo, ma solo le idee buone e l’impegno di un percorso formativo ed artistico solido, alla lunga, potrebbero essere premiate.
D’altronde, per un musicista, esprimersi è un’esigenza e, fortunatamente, la diffusione della rete e dei social network hanno reso la platea di fruitori molto più ampia ed accessibile: perciò… ragazzi, non demordete, ma andate avanti per la vostra strada, creando e proponendo ciò in cui credete! Anche perché questo paese ha bisogno, come non mai, di cultura e messaggi autentici, spontanei.


anemamè le radici della musica

Anemamé è un' idea radicata alla mia terra, l'Abruzzo. Dietro questo pseudonimo mi muovo con collaboratori che mi seguono da anni. Queste persone, come me, hanno dimostrato, nel tempo, l'amore per questa terra, regione verde d' Europa, non intesa solo come territorio ma concetto esteso all'intero globo. Il mio non è mai stato, non è e non sarà mai un messaggio campanilistico ma semplicemente la presa di coscienza delle bellezze e delle contraddizioni che questo nostro ultimo baluardo ecologico ha. Nella musica non faccio altro che parlare d'amore, AMORE con la lettera A maiuscola. Amore per la terra, per il rispetto di essa, per le sue bellezze da tutelare. Sono cresciuto a pane, rock e canzoni popolari ma, nel tempo, la musica in levare giamaicana e i gruppi della scena italiana, mi hanno dato una via da seguire. Nel singolo MAIELLA MADRE c'è un concetto a me caro, la "passione" nel perseguire degli ideali, come quelli dei partigiani d'Abruzzo, della Brigata Maiella. Con OSSIGENO si evidenziano i ritmi frenetici del lavoro in fabbrica, di una società sempre più veloce, stressante, la mancanza di spazi, di “aria” e il continuo e inesorabile allontanamento dell'uomo dalla natura. Il sound ha il marchio Anemamé ma l'aiuto di grandi musicisti, come Enrico Capuano, Dunia Molina, Max Rosati, Daniele Iacono, gli danno nuova linfa. I singoli usciranno con l'etichetta romana Blond Records di Enrico Capuano e la promozione sarà affidata alla Blond Press. Uso il web ed i social network, vi invito a cercare le pagine Anemamé su fb. www.anemame.it www.youtube.com/anemameband Profilo facebook: www.facebook.com/anemame Pagina facebook anemame

Grande performance artistica di EnricoCapuano e la Tammurriatarock una piazza intera che salta e canta con loro …nasce il folk n roll

Grande performance artistica di EnricoCapuano e la Tammurriatarock  una piazza intera che salta e canta con loro …nasce il folk n roll


Veramente una grandissima accoglienza da parte del pubblico per la performance di Enrico Capuano e la Tammurriatarock .
Enrico Capuano dopo aver presentato l anteprima su rai tre con Dario Vergassola invita alle 15.40  la sua Band ..la Tammurriatarock  e parte un suono compatto e preciso ..con Mane Live un brano che in pochi secondi fa saltare l intera piazza già  a quell ora colma di gente. Un ovazione tutta per loro che sono ormai una tradizione del concerto concertone …..senza Capuano o i Modena non è il primo Maggio.
La band  è formata da una splendita e brava Dunia Molina con la sua voce potente e ben impostata,Stefano Ribeca al sax e flauto traverso musicista che suona  anche con Francesco de Gregori e fondatore con Capuano della Tammurriatrock, Il salentino Giuseppe Giannuzzi prima volta su quel palco meraviglioso,Daniele Iacono storico batterista di Capuano e una sicurezza impressionante nella ritmica  insieme al bravo  bassista Roberto lo monaco,Andrea Jannicola chitarrista della tammurriata con il suo spirito e sonorità rock ed infine la loro allegria e sensibilità sui temi sociali che Capuano ha dimostrato in questi anni.La chicca vera è stata al secondo Brano facendo salire sul palco Enrico Ciacci grande chitarrista di Rock n roll e fratello di Little Tony , Il folk n roll nasce sul palco del primo maggio.

Ercole

Intervista ai QIp



Intervista ai QIp (Marco, cantante e autore dei Qip; Nicola, chitarra e autore dei Qip):

 

Sandokan: Marco, volete parlarci del vostro progetto? Quando è nata l’idea di fare musica?
Marco: E' nata nell'adolescenza, quando come sempre ci si trova al bivio tra il fare qualcosa di utile che ti appartiene, o qualche "stupidaggine" facendo male solo a te stesso, consiglio a tutti di scoprire una passione vera ovviamente.
Sandokan: Nicola, quando è nata l’idea di fare musica?
Nicola: Da quando mi hanno regalato la chitarra, il giorno del mio quattordicesimo compleanno…
Sandokan: Quali sono le vostre maggiori influenze artistiche?
Marco: Tutte le cose musicali belle e che emozionino certo che per affinità elettive alla fine ci si ritrova a condividere e a rivisitare i cantautori e il rock italiano
Nicola: Nino Rota, Miles Davis, Frank Zappa, Bob Marley…
Sandokan: Il nome di un artista o di una band è importante, come è nato il vostro?
Marco: E' importante ma non sempre, spesso i nomi sono semplicemente belli foneticamente nel caso nostro volevamo fare un elogio all'imperfezione umana
Sandokan: Come è il rapporto con il pubblico?
Marco: E' fondamentale… i dischi e la rete sono il biglietto da visita il rapporto con il pubblico è determinante per migliorare e costituire il blocco vero delle persone che ci seguono…
Nicola: Abbiamo una gran voglia di comunicare
Sandokan: Quali differenze ci sono tra esecuzione in studio e live?
Marco: Lo studio è veramente lavoro… la parte anche ludica è più che altro nei live…
Nicola: Dal vivo abbiamo molto più pathos…
Sandokan: Quale grande palco sogni per una esibizione?
Marco: Francamente sogno tanti palchi interessanti dove suonare… comunque uno dei più belli a livello italiano è il concertone del Primo maggio!
Nicola: L'Olympia di Parigi!
Sandokan: La cosa più buffa o più strana, accaduta durante un’esibizione?
Marco: Non lo auguro a nessuno, salta la corrente e non sai cosa dire e fare per un bel po' di minuti alla fine racconti la storia della tua vita come ne cabaret sperando che qualcuno la trovi interessante,
Nicola: La cosa più buffa o più strana, accaduta durante un’esibizione? Il fatto che abbia cominciato a piovere a dirotto in piena estate appena iniziata la nostra canzone sull'acqua…
Sandokan: Se non avessi intrapreso il percorso musicale, in quale altra arte avresti ti saresti cimentato?
Marco: La pizza è una forma d'arte straordinaria!
Nicola: Tutte le altre…
Sandokan: Quale regista famoso sogni per un tuo video?
Marco: Francamente non lo so, dipende dall'idea…
Nicola: Alan Parker!
Sandokan: Tre aggettivi con cui definiresti la tua musica?
Marco: Non è facile con tre aggettivi…. comunque provo: sincera, lucida, irriverente!
Nicola: Onirica… surreale… grottesca!…

Tammuriatarock e Capuano

Live Usa Canada Europa:

il nuovo cd di Enrico Capuano...


Ha compiuto un anno l’ultimo cd LIVE Usa Canada Europa, del cantautore Enrico Capuano (Roma, 27 luglio 1964), leader del gruppo Tammuriatarock, che sta avendo un ottimo successo, in quanto racchiude ben 12 scoppiettanti canzoni, tratte da varie tappe di uno dei loro tanti tour negli USA. Si tratta di vecchi e nuovi brani della band, e cioè di brani sia editi che inediti, rivisitando anche il genere melodico italiano, in grande stile rock, con reminiscenze tipiche della tarantella (specie quella pugliese, detta anche “Taranta” e che ha come corrispondente nel ballo la “Pizzica”). Il termine “tammurriata”, fino a pochi decenni fa, designava solo un repertorio canoro-strumentale, mentre attualmente rappresenta una complessa famiglia di balli sul tamburo. Viene eseguita in una vasta zona che va dalla bassa valle del Volturno, al Casertano, all'area circumvesuviana, sino all'Agro Nocerino, Nolano ed la costa amalfitana. Il ballo trae il nome dal fondamentale ritmo binario che viene marcato con la tammorra, che è un grande tamburo a cornice dipinta con sonagli di latta, con possibili accessori (nastri, pitture e campanelli). Altri strumenti che possono accompagnare sono:Putipù o CaccavellaTriccheballaccheScetavajasseTreccia, Scacciapensieri, Flauto dolce eDoppio flauto a becco.

Ma vediamo di esaminare i brani più approfonditamente, ad uno ad uno:

Brano n.1: Voice da da da (inedito);
Brano n.2: Intro (improvvisazione);
Brano n.3: Tu vuo’ fa’ l’americano (rivisitazione di un grande successo della musica italiana);
Brano n.4: Where do you go (inedito);
Brano n.5: Tammuriatarock  (rivisitazione di uno dei cavalli di battaglia del gruppo);
Brano n.6: Improvisation (improvvisazione);
Brano n.7: Giorno di festa (rivisitazione di uno dei cavalli di battaglia del gruppo);
Brano n.8: Tarantella di Rossini (rivisitazione di un successo nazionale);
Brano n.9: Funiculì funiculà (rivisitazione di un grande successo della musica internazionale);
Brano n.10: Mane live (rivisitazione di uno dei cavalli di battaglia del gruppo);
Brano n.11: Fuori dalla stanza (rivisitazione di uno dei cavalli di battaglia del gruppo);
Brano n.12: Saltarello (rivisitazione di uno dei cavalli di battaglia).


Il cd contiene al suo interno tutti i testi delle canzoni, per chi volesse anche cantare o approfondire meglio le canzoni. La band ha via via, nel corso degli anni, cambiato alcuni dei suoi componenti, quindi sarebbe difficile citare tutti gli artisti che hanno fatto parte della band Tammuriatarock, ma al momento della realizzazione di quest’ultimo cd (e cioè sul finire del 2002 e inizio del 2003), hanno lavorato, insieme al leader Enrico Capuano (voce, tamorra e chitarra), anche: Dunia Molina (alla voce), Andrea Jannicola (alla chitarra), Roberto Lo Monaco (al basso), Daniele Iacono (alla batteria), Claudio Merico (al violino), Stefano Ribeca (agli strumenti a fiato) ed i fonici Antonio Paradisoe Paolo De Stefani. Nei loro ringraziamenti finali, oltre che ai tanti fans, nel cd si citano: il musicista Edo Notarloberti (collaboratore storico del gruppo), Ilenia Miceli, il fonico Paolo De Stefani, Bay e Antonio Capuano (artista, batterista, nonché compianto fratello di Enrico Capuano).


Tentare di ripercorrere in breve la lunga carriera di Enrico Captano non è cosa semplice: dal 1982 è il capostipite del nuovo Folk-rock italiano ed è stato il primo a proporre in forma moderna questo genere musicale, creando una tendenza che negli anni successivi si è molto radicata nella musica italiana. Si appassiona sin da bambino alla musica rock: Beatles, Led Zeppelin, Black Sabbath, il rock anni sessanta e settanta, oltre alla musica politica dei Dischi del Sole, e cioè Ivan Della Mea, Giovanna Marini,  Zezi, e i Tarantolari di Tricarico (con Antonio Infantino). A dodici anni conduce la trasmissione Folk in lotta nelle radio libere romane ed è proprio la passione del folk che lo porta a studiare canto contadino con Giovanna Marini alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma. Negli anni ottanta e novanta, Enrico Capuano inizia a vivere a fondo il proprio impegno come cantautore. Fonda l'etichetta discografica indipendente Tide Records. Capuano produce il disco degli Zezi, dopo vent'anni di silenzio discografico e tanti altri artisti. Nel 1993 pubblica il primo cd dal titolo Fai la cosa giusta, seguito da Onda d'urto, del 1996, prodotto da Il Manifesto. Dal 2000 gestisce una trasmissione su Teleambiente TeleDonna a Roma chiamata Radio Casbah, in cui dà spazio ai video musicali indipendenti, alle band e a tutto il mondo sotterraneo che vi gira intorno, dalle fanzine ai siti internet, fino alle sale prove. Nel 2001 nasce la Blond Records, la sua etichetta discografica, che ha come missione quella di promuovere buona musica fuori dall’omologazione. Produce molti artisti (tra gli altri Legittimo Brigantaggio), ma anche numerose esperienze di varia natura e produzioni che vanno da Grazia Di Michele a Claudio Lolli, da Alfredo Bandelli a Pizzica la Tarantula. Nel 2002, con il cd dal titolo Tammuriatarock, Enrico Capuano inizia ad avere una buona popolarità, compaiono importanti collaborazioni: con Lucio “Violino” Fabbri, Graziano Galatone, l'attrice Loredana Cannata, Piero Brega, Zezi, Marcello Colasurdo, Eugenio Bennato (con cui Capuano divide il palco concerto del 1º maggio a Roma). Nel 2003 si reca in Iraq per una serie di concerti, prima che inizino i bombardamenti americani. Nel 2004 pubblica Lascia che sia, che venderà oltre diecimila copie in Italia facendo vincere grazie a questo molti premi e riconoscimenti alla carriera. Nel 2008 pubblica il cd dal titolo Fuori dalla Stanza, prodotto da Fermenti vivi, di Franz di Cioccio e distribuito dalla Venus, presente in tutti i negozi di dischi in Italia. Il suo talento e la sua voglia di fare gli hanno permesso non solo di conquistare l'Italia, dal Nord al Sud, un centinaio di concerti ogni anno, ma soprattutto di varcare i confini nazionali e di esibirsi come cantautore in molti festival e raduni in Bulgaria, Cuba, Olanda, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Iraq, Canada, Svizzera e negli USA. È stato docente presso l'Accademia di Sanremo ed ha suonato sul palco con Franz Di Cioccio (con cui va in tour nel 2008), con Grazia Di Michele (insieme in un tour), Zulu dei 99 Posse (in tour nel 2010), con Piotta (nel 2011 e nel 2012). In tournèe anche in USA e in Canada, per vari anni consecutivi a partire dal 2010, ha una grande riscontro di pubblico e di critica a Las Vegas, Los Angeles, Montreal ecc... Ma Capuano è ricordato anche e soprattutto per essere ormai l'emblema del concertone del 1º maggio a Roma a Piazza San Giovanni: oltre a suonarci dal 2002 al 2012, ha infatti presentato tre volte l'anteprima in diretta su Rai 3, con un ottimo riscontro di share. Bene, dopo tutto ciò cos’altro possiamo dire? Siamo certi che la carriera di Enrico Capuano sarà ancora lunga e costellata da molteplici successi...

Per altre info consultare il sito: www.enricocapuano.it

Adele Consolo

QIp

Quando la musica si trasforma in poesia...
sboccia Quintetto Imperfetto project:
un progetto musicale sincero e diretto... al cuore!



ROMA-
Quintetto Imperfetto Project
 nasce da un'idea del cantante Marco De Marchi e dei chitarristiStefano Lemme e Nicola Buffa. Nei brani originali, scritti e proposti nei loro concerti, il gruppo intende recuperare e proseguire il percorso delineato dai grandi cantautori italiani del passato, riprendendone l'ispirazione più poetica e ironica, nel tentativo di riproporre in maniera più moderna e personale  la lezione del passato. Il loro approccio al pubblico, quasi teatrale, diventa così particolarmente intenso e coinvolgente. Dal 2009 i Quintetto Imperfetto svolgono una buona attività concertistica nei più importanti locali romani partecipando anche a contest e concorsi, in particolare quelli con una più spiccata motivazione sociale. Per il 2014 è previsto il loro primo cd, dal titolo “Il Gioco dell'Oca”, della storica etichetta indipendente  Blond Records. Questo lavoro è il “riassunto” di molti anni di lavoro e di tante esperienze vissute dalla band dei QIp, i cui componenti sono: Marco De Marchi (voce), Marco Migliarino (basso), Valerio Toninel (batteria), Nicola Buffa (chitarra), Stefano Lemme (chitarra), Marco Luchetti (sax). Tra i vari concerti live in locali  Italia e i vari festival ai quali ha presenziato il gruppo ricordiamo: Funnel Club, Foollyk, Faenas Cafè, Locanda Atlantide, Funnel Club, Notte della Cultura CGIL, 12POSE, Contestaccio, Locanda Blues, Festival Borgo in Arte di Castelgandolfo, Festival della musica indipendente a Bracciano, Rassegna Gocce di Musica a Castelnuovo di Porto, Nuovo Cinema Palazzo, Dimmi di Si , Festival Nazionale di Musica “Anime di Carta” 2013 (dove il gruppo ha ricevuto un Premio speciale, denominato “Emozione e tecnica”). Il progetto musicale che hanno in mente viene da loro definito: “Un progetto musicale sincero e diretto, fatto di canzoni, di messaggi, di storie da raccontare. Qualche anno fa ci siamo ritrovati a casa di Stefano,  abbiamo deciso di raccogliere e mettere a frutto tutte le nostre esperienze musicali e di vita pregresse  dando vita  ai Quintetto Imperfetto, per riprenderci gli spazi,  e i tempi per le note e per le parole, spesso soffocate dal rumore della vita, un gioco, un equilibrio precario ma non impossibile tra il sorriso e il pensiero”.

Intervista a due dei componenti della band QIp:
 Marco De Marchi (voce del gruppo e autore di alcuni brani del cd)
e Nicola Buffa (chitarrista del gruppo e autore di alcuni brani del cd)

Adele Consolo: Marco, vuoi parlarmi un po’ della tua carriera di artista? E quando hai scoperto la tua passione per la musica e per l’arte?

Marco De Marchi: Ho iniziato come molti altri per passione pura, dalle scuole di musica... poi ho frequentato i locali e l’underground romano e non solo... con i Joes garage, gruppo di cui ero autore dei brani e con cui ho suonato tanti anni facendo centinaia di live  e un disco... una lunga  storia musicale e  d’amicizia, insomma...

A.C.: La stessa domanda vorrei farla anche agli altri componenti del gruppo... Chi vuol rispondere?

Nicola Buffa: Da quando, durante l'adolescenza, ho capito che dovevo fare più fatica a trattenere, piuttosto che ad esprimere, le mie sensazioni... 

A.C: Marco, come vi siete conosciuti con gli altri elementi della band?

Marco De Marchi: Te lo racconta Nicola... ci siamo conosciuti ad una cena…

Nicola Buffa: In occasione di una cena, in occasione della quale ci siamo accorti di essere molto simili... 

A.C: Quali influenze musicali vi hanno influenzati nel corso degli anni?

Marco De Marchi: Per quanto mi riguarda, i cantautori ovviamente, ma anche il rock italiano, e ultimamente la musica popolare e in generale tutti i percorsi artistici non solo musicali in qualche modo “autonomi”, comunque ascolto tutto...

A.C.: E tu, Nicola?

Nicola Buffa: Tutti gli artisti che hanno intrapreso strade non “calpestate”, come Frank Zappa, Bob Marley, Miles Davis... 

A.C.: Da dove avete tratto ispirazione per scrivere i testi di questo vostro cd? In genere partite dalla musica o dal testo per elaborarli?...

Marco De Marchi: Per quanto mi riguarda, c’e’ sempre una frase o una sensazione che mi sorprende... le parole arrivano da sole per prime, poi arriva la melodia...

A.C.: E tu invece?... Che mi dici a tal proposito?

Nicola Buffa: Dalle esperienze di splendidi viaggiatori della vita. Scrivo il testo direttamente in forma “canzone”...

A.C.: Quali tematiche avete trattato nelle vostre canzoni? Volete parlarci di qualcuna in particolare?

Marco De Marchi: Direi in generale uno sguardo sul mondo reale, senza sconti, è il caso della“Rumba del precario”, sulla precarietà nel lavoro e nei sentimenti,  o di “Non e’ Tua”, sulla privatizzazione dell’acqua, e quindi sull’attenzione ai beni comuni che appartengono a tutti... il tutto però sempre filtrato dall’ironia, e dall’importanza della qualità nelle relazioni umane, come reale motore di cambiamento...

Nicola Buffa: Tematiche sociali che attengono alla politica nel senso più nobile...

A.C.: C'è un'artista o gruppo che stimate particolarmente, a cui vi ispirate o vorreste assomigliare musicalmente? O anche un genere a cui vi ispirate, ad esempio...

Nicola Buffa: No, la nostra musica è sostanzialmente un crocevia di tanti generi...

Marco De Marchi: Sono d’accordo con Nicola... credo che, sostanzialmente, facciamo “canzoni”, senza abusare dei suoni, che pure la tecnologia metterebbe a disposizione e puntiamo sul fatto che terminati i 34 minuti di un nostro brano  all’ascoltatore rimanga come eredità quantomeno un emozione!...

A.C.: Avete altri progetti per il futuro?

Nicola Buffa: Continuare a dire la nostra...

Marco De Marchi: Organizzare un Minitour italiano per promuovere la nostra musica e per suonare il più possibile live, che rimane il vero mestiere del musicista.

A.C.: Chi vorreste ringraziare, guardando al passato? Chi ha creduto in voi e vi ha spronato a continuare a cantare o a suonare (o entrambi)?

Nicola Buffa: I miei genitori, che mi hanno permesso di studiare musica...

Marco De Marchi: Tutti quelli dell’ambiente musicale e non... che, con pazienza, mi hanno sostenuto, e che ancora lo fanno...

A.C.: E che consigli vorreste dare a chi vuole abbracciare il mondo della musica?

Nicola Buffa: Di essere coerenti con le proprie idee e non svendersi al miglior offerente...

Marco De Marchi: Essere se stessi, cercando, in maniera onesta, di arrivare con il tempo ad un pubblico il più largo possibile...

(24/03/2014)
Adele Consolo